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Origine, diffusione e caratteristiche economiche:

Le Anatre Corritrici indiane, uno degli animali da cortile più diffusi al mondo, provengono dalle isole indonesiane, Giava, Bali e Lombok molto probabilmente, e sono arrivate in Inghilterra nella prima metà del XIX secolo, attorno al 1830 con le navi da commercio della Compagnia delle Indie.

La Corritrice indiana è la più antica anatra domestica al mondo.

La prima testimonianza risale a più di mille anni fa: si tratta di alcune sculture nella pietra in un antichissimo tempio a Giava in Indonesia. Da sempre è stata oggetto di studio e di innumerevoli discussioni, prima il dibattito nato sulle origini (India o isole indonesiane) e per secondo il soprannome “anatra pinguino” che l’accompagnerà fino alla fine del XIX secolo. Infine le diatribe tra “Utilitaristi” e “Puristi”, scaturite tra gli allevatori inglesi del primo Novecento. Quella che noi oggi amiamo e alleviamo, però è l’anatra corritrice indiana, teorizzata e selezionata dall’allevatore inglese Reginald Appleyard, verso la metà del Novecento.

Troverete maggiori informazioni negli articoli scritti da noi:

Storia della Corritrice indiana fino ai primi del Novecento

Storia della Corritrice indiana fino a Reginal Appleyard

Si tratta di una razza incredibile e la sua straordinaria produttività è sicuramente merito di una rigorosa selezione avvenuta nelle isole indonesiane e durata probabilmente svariati secoli. Non ci deve sorprendere che questa spiccata attitudine alla deposizione sia il frutto di un attento e rigoroso percorso di selezione durato parecchi secoli, forse millenni, da contadini, allevatori e commercianti indonesiani.

Le prime corritrici che arrivano in Inghilterra nell’Ottocento presentano principalmente tre diverse colorazioni: bianca o “white”, camoscio o “fawn” e camoscio pezzato bianco o “fawn and white”. Il primo standard della corritrice indiana però, redatto in Inghilterra solo nel 1901, descrive una sola colorazione: la “fawn and white”. Notevole la sua importanza storica, ha contribuito alla formazione di varie razze tra cui l’anatra Campbell e l’anatra Orpington.

E’ un’ottima pascolatrice ed è molto rustica, arriva a deporre più di 200 uova (70/85 g) all’anno.

Nelle isole indonesiane era pratica comune degli allevatori alla fine dell’estate portare i branchi di Corritrice indiana (a volte composti anche da mille esemplari) dal villaggio fino al mercato. La distanza era coperta a piedi e l’allevatore le faceva camminare tutto il giorno. Ogni sera si fermava presso dei campi di riso o sui prati, in modo che le anatre potessero pascolare liberamente dentro un recinto smontabile. Ogni mattina l’allevatore smontava il recinto, raccoglieva le uova che venivano vendute nei vari villaggi che incontrava o mangiate dallo stesso. Alla fine si arrivava al mercato dove le anatre ormai adulte e fortificate dal lungo viaggio venivano vendute al migliore offerente. Probabilmente questa usanza molto particolare sviluppata nel corso di due millenni ha comportato il miglioramento della caratteristica eretta dell’anatra e ha sviluppato anche la sua peculiarità di ottima pascolatrice, da qui la spiegazione più plausibile del termine “corritrice”.

La deposizione inizia tra il 6 e il 7 mese. L’anatra Corritrice indiana non sempre cova. Il motivo è semplice, quando si seleziona per millenni una razza per una determinata specialità (deposizione), risulta praticamente automatico perdere molte altre caratteristiche naturali (ad es. la deposizione). Attualmente si alleva in tutti i continenti del mondo Asia, Africa Oceania, America e naturalmente Europa. La produzione di uova è maggiore nelle femmine giovani, le uova però di femmine di due o tre anni sono di solito di maggiori dimensioni rispetto alle uova delle femmine giovani.

Caratteristiche morfologiche:

Corpo slanciato, elegante, sottile, praticamente perpendicolare e portamento diritto, specie se l’animale è spaventato. Di solito ha un comportamento frenetico e mai rilassato. Quando non è allarmato o si muove il corpo può essere inclinato tra i 50 e gli 80 gradi. Il petto non deve mai essere prominente e staccato in maniera netta dall’attacco del collo. La forma ideale è quella del cono o della bottiglia della soda, la linea che dal collo scende fino alla pancia deve essere dolce. Questo difetto è molto tipico nelle femmine. Ci sono differenze sostanziali in peso e altezze tra lo standard italiano e quello inglese. Nello standard inglese gli esemplari sono più pesanti (circa 300 grammi in più in media) e più alti (5/10 cm almeno). Lo standard italiano prevede un peso di 2 kg per i maschi e di 1,75 kg per le femmine. Quello inglese arriva ad accettare 2,3 kg per i maschi e 2 kg per le femmine. Alcuni esemplari di maschi di Corritrice indiana di ceppo inglese arrivano a misurare 80 cm di altezza.

Alleviamo le seguenti colorazione:

(Clicca sulla foto per vedere le altre foto)

Corritrice indiana bianca

Corritrice indiana nera

Corritrice indiana trota

Corritrice indiana argento selvatica

Corritrice indiana camoscio pezzata bianco

Corritrice indiana bruna

Corritrice indiana blu giallo

Corritrice indiana kaki

Corritrice indiana camoscio

Corritrice indiana blu

Corritrice indiana lavanda

Lo standard redatto dalla Federazione Italiana delle Associazioni Avicole (FIAV):

I – GENERALITA’

Origine:

L’introduzione in Inghilterra della Corritrice Indiana ha dato il via all’era dell’allevamento delle anatre per la produzione di uova. Quest’anatra arrivò dalla Malesia. I primi soggetti erano “Capriolo” e “Capriolo e Bianca”. La sua prima apparizione ad un esposizione fu a Dumfries (UK) nel 1876. Nel XX secolo cominciò a diffondersi nel resto dell’Europa.

Uovo peso minimo: g. 65, colore del guscio: generalmente bianco, spesso un po’ più verdastro nelle varietà scure. Anello maschio e femmina: mm. 14

II – TIPOLOGIA ED INDIRIZZI PER LA SELEZIONE

Anatra elegante. Alta ed a posizione verticale, di temperamento frenetico e con piumaggio ben aderente e liscio. Le proporzioni devono essere di 1/3 per il collo e 2/3 per il corpo. Gli occhi sono posizionati quasi in linea verticale con la punta delle dita. E’ augurabile, nei limiti del possibile, che solo il primo terzo delle dita riposi al suolo.

III – STANDARD

(Aspetto generale e caratteristiche della razza)

1- FORMA

Tronco: a forma cilindrica allungata, ma leggermente appiattito alle spalle. Testa: fronte piatta; guance non sviluppate; parte posteriore fortemente ricurva. Becco: dritto; a forma conica; appena più lungo della testa. Becco e testa formano un cono allungato. Colore a seconda della varietà. Occhi: impiantati molto alti, appena sotto la volta cranica; iris da bruno a bruno scuro. Collo: fine e dritto; si allarga gradualmente nel terzo inferiore per passare poi alla forma cilindrica del corpo. Gola ben tagliata. Dorso: bombato; arrotondato ai lati. Ali: di media lunghezza, piccole in proporzione al corpo; ben rilevate e serrate al corpo. Coda: cadente quasi in linea col corpo; a forma conica e compatta; corta; non deve toccare il suolo. Petto: arrotondato. Zampe: posizionate larghe; gambe lunghe, forti e completamente visibili. Tarsi lunghi, dritti d’ossatura fine. Usura dell’unghia del dito posteriore ammessa. Colore secondo la varietà. Ventre: non evidente. Liscio e pieno; termina a forma di tulipano.

2 – PESI

MASCHIO : Kg. 2, FEMMINA : Kg. 1,75

Difetti Gravi:

Figura pesante o gracile; testa grossolana o arrotondata; petto incavato al centro; accenno di chiglia; coda fortemente rilevata o poco visibile; spalle molto larghe e ali fortemente incrociate; colore poco conforme e disegno non corretto.

3 – PIUMAGGIO

Conformazione: ben serrato.

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